Mentre in Medio Oriente infuria la guerra, con gli ostaggi israeliani ancora in mano ad Hamas, ed il conflitto russo – ucraino sta vivendo un momento di eccezionale tensione, con il rischio concreto di una sua estensione ad altri paesi e di impiego di armi atomiche ancora più micidiali, chiedersi quando ci sarà la pace è una domanda difficile anche da formulare.
Abbiamo ormai la certezza che il supermercato delle utopie che ha avuto vita nella seconda metà del secolo appena trascorso ha chiuso i battenti, come confermano i fallimenti di tutti i tentativi di “di esportare la democrazia”, di interposizione pacifica nei conflitti armati ed ancor più la attuale situazione geopolitica mondiale.
A causa di ciò la Comunità Ebraica di Catania dedicherà all’importante tema della pace i prossimi appuntamenti dell’iniziativa ormai nota come “Eventi Culturali”, per sensibilizzare sul tema.
In verità, dopo il sanguinoso e feroce pogrom del 7 ottobre 2023 e dopo, ormai, più un anno di guerra, con le sue tante vittime da una parte e dall’altra, è divenuto eccezionalmente difficile parlare con distacco di tutto ciò che riguarda il conflitto arabo – israeliano e le sue ripercussioni in ogni campo della società. Quindi era ancor più difficile ideare una conferenza che trattasse argomenti che riguardano la pace, senza rischiare di prendere scivoloni sul terreno assai sdrucciolevole dell’apparire non meritevoli di attenzione in quanto troppo coinvolti dalla vicinanza ad una delle due parti in dissidio.
Peraltro, in vero, le parti in guerra sono molto più di due e non sono solo gli apparenti diretti contendenti, infatti non a caso, spesso, si parla di guerra per procura.
Giacchè, ad avviso di questa Comunità, è necessario, per garantire un futuro all’Umanità intera, sottomettere la politica o meglio la geopolitica e le ragioni di stato, dei player internazionali, all’etica e la cultura, la Comunità Ebraica catanese si è quindi determinata ad organizzare le manifestazioni aperte alla cittadinanza, tra cui quella odierna, con tema: la pace.
Abbiamo la certezza che il periodo di tempo che ha avuto inizio con il 7 ottobre dell’anno scorso ed è ancor oggi in corso, sarà in futuro oggetto di approfonditi studi e metterà in luce notevolissimi fenomeni di natura storica, sociale ed anche psicologici di cui si tratterà tantissimo e che, in questo momento, vengono avvertiti, solo in parte ed in modo non chiaro e non approfondito, dalla collettività;
Tra questi fenomeni oggetto di studio sui quali tanto si dirà e tanto si scriverà in futuro, non potranno mancare, quelli che attengono:
Cosa ha determinato il fenomeno largamente diffuso, che coinvolge i singoli ed anche i gruppi, che consiste nella chiusura di ciascuno di noi in una speciale e personalissima bolla intellettiva, in cui autisticamente intrappolati, si comunica il nostro pensiero soltanto a quelle persone o quei gruppi che la pensano esattamente come noi, che hanno le nostre stesse convinzioni, attingendo alle fonti di conoscenza e di informazione che queste nostre convinzioni coltivano e sostengono;
Cosa ha causato e sostiene il risveglio dell’antisemitismo di natura islamica che si rivolge contro i cittadini di fede ebraica, senza distinzione di nazionalità, che ormai in tutta Europa ed in Italia ha assunto proporzioni e violenza, sino a qualche tempo fa inimmaginabili.
Chi ha la responsabilità di questo ritorno al passato?
Ed al cospetto della divisione dell’opinione pubblica in due netti ed opposti raggruppamenti che, anche nel linguaggio, si fronteggiano come due tifoserie da stadio, cosa ha determinato tutto ciò.
Ed in fine è necessario chiedersi se l’ondata propal sia un vero movimento di opinione o il frutto di una formidabile azione di manipolazione, indice rivelatore della fragilità esistenziale della società occidentale;
Ed è al cospetto di questi interrogativi, che per un qualche tempo resteranno privi di risposte confortate dal riscontro dei fatti e sostenuti dal pensiero scientifico, che oggi, per scoprire la pace nella sua essenza, abbiamo invitato la Prof. Letizia Sapienza ed il Prof. Carmelo Leonardi, autore del libro “Senza necessità d’approdo. Hamlet geometrie metafisiche” in cui, con una innovativa indagine filosofica, affronta lo studio della personalità del principe danese, il cui dubitare “sull’essere o non essere” e sulle iniziative da assumere al cospetto della avversa sorte, lo ha caratterizzato; dubbio sorretto dell’ardente desiderio di moralità della vita pubblica. Personaggio shakespeariano che ha tanto in comune con l’uomo post 7 ottobre 2023, che ha tanti dubbi ed incertezze su quello che sia giusto e su quello che sia doveroso fare, in questo teatro di guerra e di morte dei conflitti bellici in corso, a cui abbiamo appena fatto riferimento e che sono tuonanti alle porte della terra in cui viviamo.
I nostri due ospiti ci offriranno una prospettiva filosofica del pensiero di Martin Buber e Emmauel Levinas, riguardo la pace tra gli uomini, che per Buber passa e si realizza solo nel dialogo genuino con l’altro, mentre per Levinas, nella necessità di avvertire nell’altro un appello etico al rispetto ed alla protezione.
Giuseppe Sciacca