Con il termine Kasherut si intende quella normativa che individua i cibi e le modalità
di preparazione secondo le regole della religione e della tradizione ebraica.
Queste norme in gran parte sono contenute nella Torah (Bibbia ebraica che non è
molto diversa da quella cristiana) sono collocati nei libri: Levitico e
Deuteronomio), ed in altra parte, e con funzione prevalentemente chiarificatrice,
nelle disposizioni che hanno dato i rabbini nel corso dei secoli.
Letteralmente il termine Kasherut può tradursi come adatto oppure regolare. Esiste
pure una normativa che si occupa di dettare delle precise regole per la macellazione
degli animali da carne, questo gruppo di norme si chiamano Shechità.
La kasherut detta delle regole individuando gli animali non commestibili. I più noti tra
gli alimenti vietati sono il maiale, in tutte le forme in cui può essere consumato ed i
crostacei.
Vengono pure indicati dei divieti di mescolanze tra alimenti. Certamente quello più
importante è la proibizione di mischiare nello stesso piatto o nello stesso pasto
carne e latte o loro derivati. E’ quindi vietato mangiare nello stesso pasto un arrosto
e del formaggio, oppure un arancino al ragù, dove questi prodotti sono contenuti.
E’ opportuno ricordare che la tradizione ebraica contiene 613 precetti (mitzvot),
che vengono comunemente divisi in tre gruppi. Uno che ha una logica
immediatamente percepibile e spesso i precetti comunque sono la base della vita in
una società civile (es. non rubare), Altre la cui logica non è immediatamente comprensibile, ma la cui validità viene riscontrata attraverso un ragionamento logico (es.
il riposo del sabato), ed altre ancora per la quali si possono fare delle ipotesi per
cercarne la logica, tra queste ultime rientra lo Shabbat.
Per fare alcuni esempi sono commestibili tutti i bovini, ovini e caprini, non lo sono il
cavallo ed il coniglio.
Tra i pesci possono essere consumati tutti quelli che hanno pinne e squame
facilmente eliminabili.
Lo storione che ha squame non facilmente rimovibili non è kasher ed in
conseguenza non lo sono neanche le sue uova, note come caviale.
Non sono commestibili: l’anguilla, il pesce spada, gli squali, crostacei, frutti di mare, ed anche il polpo, le seppie e i calamari.
Tra i pennuti: i rapaci non sono commestibili, lo sono il pollo ed il tacchino:
Rettili (es. serpenti) e anfibi (es. rane) non sono commestibili.
Gli insetti, di cui di recente ne è stato autorizzato il commercio in Italia, sono tutti
non commestibili tranne un tipo di locusta sulla cui identificazioni sussistono non
pochi dubbi.
Le uova degli animali il consumo è consentito possono essere consumate, purchè al
loro interno non vi siano impurità quale una goccia di sangue.
Formaggi e vino devono essere preparati nell’osservanza di particolari regole.
Gli animali devono essere macellati con “rispetto e compassione” chi si occupa di
questo tipo di macellazione si chiama Shochet ed è sempre un ebreo religioso che
ha seguito particolari corsi per essere formato a questa attività.
Non sono commestibili le parti molto grasse dell’animale ed il sangue.
Giuseppe Sciacca