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ALHAMBRA 31 marzo 1492

NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DI UN PREMIO NOBEL PER LA PACE - Giuseppe Sciacca, 9 novembre 2023

2023-11-13 17:05

Giuseppe Sciacca

Ebraismo,

NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DI UN PREMIO NOBEL PER LA PACE - Giuseppe Sciacca, 9 novembre 2023

Tel Aviv, 4 novembre 1995, un colono ebreo estremista assassinava Yitzhak Rabin, Primo ministro diIsraele e Premio Nobel per la pace dal 1994. L’atten

Tel Aviv, 4 novembre 1995, un colono ebreo estremista assassinava Yitzhak Rabin, Primo ministro di
Israele e Premio Nobel per la pace dal 1994. L’attentato avvenne a sera, alla fine di una manifestazione di
piazza, a sostegno degli Accordi di Oslo, quando Rabin, era già sceso dal palco e stava salendo
sull’autovettura che lo avrebbe riportato a casa. Venne raggiunto, alle spalle, da due colpi di pistola. Chi
impugnò l’arma vedeva in questi Patti, l’inizio della capitolazione d’Israele nei confronti del mondo
arabo-palestinese. Gli Accordi prevedevano il ritiro di Israele da alcune aree della Striscia di Gaza e della
Cisgiordania, che sarebbero passate all’autogoverno attraverso la nuova creazione dell’Autorità Nazionale
Palestinese.
Sotto la spinta dell’emotività, immediatamente dopo il gravissimo fatto di sangue, l’opinione pubblica
sembrava stringersi e cementare il progetto di Rabin, ma l’assenza del suo ideatore, il sopraggiungere di
attentati da parte palestinese, hanno determinato un clima di sfiducia con la conseguenza dell'insicurezza e
l'interruzione del processo di pace in corso.
I cittadini chiamati alle urne nel maggio del 1996, per il rinnovo della Knesset e la nomina del primo
ministro, manifestarono una posizione conservatrice e di chiusura alle trattative, con la elezione di
Benjamin Netanyau, che superava di non molti voti l’antagonista Shimon Perez. Sorgeva così l’era
Netanyau che si è protratta sino ai nostri giorni, attraverso alterne vicende ed anche forti contestazioni di
piazza, tra le ultime e più accese quella contro la riforma del sistema giudiziario. Ora allo storico Primo
ministro toccherà la verifica della guerra che ha avuto inizio il sette ottobre scorso.
Lo scrittore Amos Gitai, con un suo recente lavoro, dal titolo estremamente sintetico ed incisivo “ Yitzhak
Rabin “, Ed. La Nave di Teseo”, ci propone una cronaca storica estremamente puntuale e documentata
dell'era Primo ministro e Premio Nobel per la Pace e della sua vita, che consente di entrare nelle idee che
percorrevano Israele in quell'epoca che sembrava essere approdata alla tanto desiderata sicurezza che solo
la pace può dare. Il libro, certamente, aiuta meglio a comprendere l’anima controversa di Israele, la sua
democrazia e la crisi dei nostri giorni, che richiedono scelte dolorose, necessarie ma sempre discutibili.

Giuseppe Sciacca